JACK RYAN - L'INIZIAZIONE

Io, John Patrick Ryan, giuro solennemente di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici stranieri e nazionali. Giuro che sarò sempre fedele nei riguardi delle sue leggi e che obbedirò agli ordini del Presidente degli Stati Uniti e agli ordini degli ufficiali miei superiori in accordo con il regolamento e il codice della giustizia militare... e che Dio mi aiuti.

"Lei è davvero della CIA." "Qualcuno deve pur esserlo."

Ci si sente soli ma... a noi piace lavorare così.

"Cosa fa la sua unità?" "Si assicura che non verremo attaccati di nuovo."

Tu sei un marine... è il motivo per cui sei ancora vivo.

Non sei più un semplice analista... sei operativo adesso.

"A voi americani piace pensare di essere diretti. Mi chiedo se non siete solo maleducati." "Voi russi pensate di essere dei poeti ma forse siete solo permalosi."

Le collaborazioni sono delicate, signor Ryan... a volte finiscono in modo violento.

"Jack è stato ferito alla schiena in Afghanistan." "Anche io... momenti diversi, imperi diversi, stesso cimitero."

Preferisce una conversazione impersonale? Non trova stimolanti le chiacchiere inutili?

Fiducia, verità... possono avere più facce, spesso inespresse.

"Il romanticismo russo è così dolorosamente disperato." "Disperato, sì... e insaziabile."

"Invecchiare non è un problema, morire in modo onorevole è il problema." "Ma se si è vissuta una vita senza rimpianti?" "E come diavolo è possibile? I rimpianti si accatastano intorno a noi come libri che non abbiamo letto." "Quello è il passato. Può affrontare il futuro senza rimpianti?" "Sì, è possibile se sentissi d'aver fatto qualcosa di veramente grande per il mio paese."

"Tu non hai scelto questa vita, l'ho fatto io." "Ma io ho scelto te."

Diretto, chiaro, conciso... se non te lo chiede, non vuole saperlo.

"Potresti toglierti quell'espressione da boyscout in gita per favore?" "Non esiste." "E' quello che mi piace di te."