UN UOMO CHIAMATO CAVALLO

Oh Wakantanka, grande spirito del Sole, sorgente della vita che è violenza, gioia e dolore, tu che togli la vita per alimentare la vita nell'eterno ciclo della vita e della morte... ascoltami. Mi presento umile e obbediente davanti a te. Rendimi degno!

Tutto quello che ho voluto nella vita l'ho comprato.

In Inghilterra avevo sopra di me Dio e il Re, sotto di me tutto il resto.

"Americano, eh?" "Americano? Non dire sciocchezze... anglais." "Anglais? Merde!"

Tu fortunato, capo ama coraggiosi.

Adesso io sono diventato furbo. Faccio il matto, vedi? Gli indiani non uccidono pazzi. Uomo pazzo non caccia, non lavora. Possiede lo spirito di Wakantanka.

Gli indiani per sposarsi comprano la moglie.

Non li conoscono neanche i fucili, non sanno che farsene, l'indiano è coraggioso... si butta addosso al nemico corpo a corpo.

"Dice che nei suoi mocassini non ci sono buchi." "E che diavolo significa?" "Significa che lei è vergine."

Devi diventare degno... fare sacrificio al Sole.

Senza il dolore non può esserci il bene. Il seme si spacca per far nascere l'erba. Ora fa voto di coraggio.

Voglio dimostrare il mio coraggio... affronterò la prova del dolore.

Io sono Tatanka, spirito animale. Impara a conoscere te stesso. Scopri in te quello che sei. Dì umilmente la verità di fronte alle genti. Solo allora potrai essere un vero uomo e dimostrare che sei degno.

Addio, mia libertà.