Ultimo aggiornamento:
22/02/2025
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A PRIMA VISTA

Anno: 1999
Regia di: Irwin Winkler
Genere: Drammatico
"Da quanto ho sentito, è un genio nel suo campo." "Come no? Einstein, Gandhi e Virgil Adamson. Grande massaggiatore e fisioterapista."
"Comincerò con un massaggio abbastanza vigoroso e poi mi dirà lei se desidera qualcosa di più profondo." "Profondo va bene. Dove vivo io è tutto così superficiale." "Ah... una newyorkese."
"Cataratte congenite con una ricca dose di retinite pigmentosa, così, tanto per gradire." "Quindi... quindi tu non vedi le luci intense, niente?" "No, cieco come una talpa. E più di un pipistrello. Ah, i pipistrelli hanno il sonar. Vorrei averlo io il sonar. Non ho il sesto senso, non ho neanche il quinto."
"Einfuhlung." "Che hai detto?" "E' un termine che si usa in architettura. E che significa condividere una sensazione."
"L'orizzonte è un concetto difficile. Quello che non sento, io non capisco cosa sia." "E' la linea sula quale la terra incontra il cielo. E' la fine del mondo. Quando ero piccola ero convinta che se avessi camminato abbastanza a lungo, l'avrei raggiunto. E pensavo che se fossi riuscita a starci sopra... a gettare lo sguardo oltre quella linea... avrei avuto la possibilità di ammirare... cose eccezionali, mai viste." "Nessuno mi aveva mai spiegato in maniera tanto semplice e chiara l'orizzonte."
Tutti hanno diritto a una seconda possibilità.
"Tu hai mai ascoltato la pioggia? Intendo ascoltata con attenzione." "E' una variante di annusare i profumi della natura?" "No, non lo è. Betsy, io... io ho passato cinque anni accanto a un uomo con la ricchezza emotiva di un portasapone. L'unica volta che l'ho visto piangere è stato quando ha ricevuto il rimborso dal fisco tre anni fa. Io... io ho bisogno di altro. E questa persona che ho conosciuto, mi fa sentire come... come se mi stessi risvegliando da un sonno lunghissimo."
"Quando lui mi tocca, sento che lo fa per conoscermi meglio, non per avere qualcosa da me. E quando... quando ascolta le mie parole, è come se per lui quelle fossero le ultime. E anche se il mio viso gli è sconosciuto, sento che sa chi sono, lo sa eccome. Sa commuovermi, che altro dire?" "Ce l'ha un fratello?"
"I tuoi occhi funzionano, ma il tuo cervello non ha mai imparato a elaborare le informazioni. Sei cieco mentalmente. I neurologi la chiamano 'agnosia ottico spaziale'." "Io mi definisco sfigato immane."
E' necessario morire come non vedente per potere rinascere come persona vedente. Tuttavia è l'interim, il limbo tra i due mondi, la fase più terribile.
Gli occhi ti inganneranno... devi imparare a fidarti dei tuoi istinti.
Tu devi imparare a vedere così come hai imparato a parlare. La percezione, la vista, la vita... sono fatte di esperienze, di ricerca e di esplorazione del mondo a livello personale. Non si tratta solo di vedere, bisogna anche osservare, scrutare.
"Com'è lavorare con i bambini?" "Sono eccezionali, è bellissimo. E con loro è più facile perché sono ansiosi di farsi largo nel mondo. Gli adulti, sì, sono terribili."
Vedrai tante cose, ma niente conterà se perdi di vista ciò che vuoi.
Solo perché una cosa non si riesce a vedere, non vuol dire che non esiste... se ci pensi, avere fede in fondo è questo.
Da bambino avevo due sogni. Uno era di poterci vedere anch'io. L'altro era di poter giocare ad hockey per i New York Rangers. In seguito alla... al mio miracoloso breve periodo da vedente, potendo scegliere credo che preferirei giocare ad hockey per i New York Rangers. Non che la vista fosse da disprezzare. Ho conosciuto tante cose. Alcune erano meravigliose... altre decisamente spaventose. Certe cose le sto... incomincio già a non ricordarle più. Ma certi sguardi particolari, certe occhiate, le nuvole, sono immagini che resteranno impresse dentro di me a lungo anche dopo che sarà calato il buio. Come cieco, devo dire sono convinto di vederci molto meglio di quando avevo gli occhi che mi funzionavano. Perché... secondo me noi non vediamo con gli occhi. Io penso che... che in fondo viviamo nelle tenebre quando non percepiamo la vera essenza di noi stessi, degli altri e della vita. E credo che... che non ci sia operazione che possa farci questo, come è vero che quando uno arriva a scoprire quello che ha dentro di sé, ha già visto tanto. E per questo gli occhi non servono.