Ultimo aggiornamento:
24/07/2024
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IL VENTO E IL LEONE

Anno: 1975
Regia di: John Milius
Genere: Avventura
"Ormai mi sono abituata a questo clima. Non saprei vivere in un altro posto. Sarà il mal d'Africa." "Eh già, così lo chiamano. Incomincio a sentirlo anch'io. L'unica cosa alla quale non riesco ad abituarmi è il cibo."
Io sono il Raisuli. Non ridere mai di me.
"Io voglio rispetto per la vita umana e per le proprietà americane. E per farci rispettare manderò subito una squadra navale in Marocco." "Ma è illegale." "Perchè guastare la bellezza di tutto questo con la legalità?"
"Io non so chi voi siate. E non so cosa volete da noi. Ma ci tengo a dirvi subito che non ho nessuna paura e se voi o un altro di questi animali oserà mettermi le mani addosso, io... io cercherò con tutte le mie forze di ammazzarvi. E con l'ultimo fiato che avrò, vi coprirò di maledizioni. E Dio mi starà a sentire!" "Sai giocare a dama, tu?" "No, gioco a scacchi." "Meglio."
"Quello che vedi è il Rif. Io sono Mulay Achmed Mohammed el-Raisuli il MAgnifico. Sceriffo dei Berberi del Rif. Sono il vero difensore dei credenti. Il sangue del profeta scorre nelle mie vene. E io sono un servo del suo volere. Non hai niente da dire?" "D'abitudine non incoraggio gli sbruffoni." "Hai una corazza dura come la tartaruga... ma altrettanto fragile." "Avete la lingua veloce e lunga... attento a non inciamparci sopra." "Tu sei una fonte di guai."
E' sempre meglio servire il leopardo... piuttosto che la volpe.
Donna, io voglio che tu capisca una cosa. Io... io non sono un uomo barbaro. Io sono istruito e sono il capo del mio popolo.
Io voglio soltanto il volere di Allah. Ne ho dovuti uccidere due per potermi fidare degli altri due. Un barbaro li avrebbe uccisi tutti.
L'ignoranza è una china ripida in fondo alla quale sono rocce aguzze.
"Il leone fa grandi salti, ma il sentiero è reso liscio dai soldati pigmei." "Già, ma lo sciocco e i suoi soldi si separano spesso."
E' il vento che passa, mentre il mare rimane.
I veri uomini combattono con la spada per potersi guardare negli occhi.
"Ma come è venuto in mente a qualcuno di tagliare la lingua a un uomo?" "Forse il suo proprietario non aveva niente di bello da dire."
Noi siamo abituati a vedere le fiere che scappano quando vedono l'uomo armato ma l'orso americano non ha paura... nè dell'uomo, nè delle armi, nè della morte.
"Secondo me l'orso Grizzly è il più vero simbolo degli americani: forza, intelligenza, aggressività. Forse un pò cieco e avventato, ma coraggioso in tutte le circostanze. E ha un'altra cosa in comune con gli americani." "Qual è, signor Presidente?" "Lo star solo. L'orso passa tutta la vita da solo... indomabile, invincibile, sempre da solo. Non ha alleati, ha solo nemici, ma nessuno della sua mole."
Il mondo non ci amerà mai. Ci rispetteranno, forse avranno paura di noi, ma non ci ameranno. Perchè noi siamo un popolo troppo audace e un pò cieco, un pò avventato... come l'orso.
L'orso Grizzly impersona bene lo spirito dell'America. Dovrebbe essere lui il nostro simbolo e non quella ridicola aquila che poi è solo un avvoltoio ripulito.
Un uomo vale quanto il numero dei fucili che ha.
Possa il soffio di Theodore Roosevelt essere come il vento da lui inviato oltre il Pacifico. Il vento che piega gli alberi dell'aggressione e dell'ingiustizia. Ma anche un vento carico di calore umano... il vento dell'America.
Il fucile fa parte dell'anima degli arabi.
Una guerra mondiale. Tutto il mondo. Sarebbe un modo di chiudere in bellezza.
I miei occhi ti guardano ovunque tu vada. Allah è con me. E nessuno può sfuggire ad Allah.
"Tu sei il tipo capace di ammazzare qualcuno... accidentalmente voglio dire." "Non ammazzerei mai nessuno accidentalmente... sarebbero voti persi."
Sai alle volte, uno si accorge che certi nemici valgono parecchio di più di certi amici.
La via che percorrono i grandi uomini è oscura e solitaria ed è illuminata solo a intervalli da altri grandi che spesso però ti sono nemici.
L'uomo non può fidarsi di alcuno ma spesso si fida delle donne.
Mi capita che la gente dorma quando io racconto.
Non offenderti se ti dico che la conversazione delle donne non mi interessa molto.
Sono tanto temuti all'Inferno che troni d'oro sono già pronti per loro in Paradiso.
"Le grandi potenze vogliono questa terra e combatteranno anche tra loro per averla e così la distruggeranno. Distruggeranno tutto, le vostre città, i vostri palazzi, il vostro orgoglio. Sarà un vento così forte che sradicherà anche gli alberi." "E dove non ci sono alberi, non c'è riparo dal sole. E cos'è la terra senza riparo dal sole? Il deserto!"
Tutto si sta cambiando, travolto via dal vento.
"Meno male." "Cosa meno male?" "Meno male che sappiamo dove andiamo."
"Io non temo il tradimento nè il destino... temo solo Allah." "E' pazzo e sciocco parlare così. Questi europei non sono uomini. Non rispettano le leggi degli uomini."
Guiderai il mahalla in una guerra santa. E che le spade grondino del sangue degli infedeli. Saremo compensati in Paradiso.
Donna... sei sempre più una fonte di guai.
Ci vedremo ancora, signora Pedecaris, quando saremo due nuvole d'oro nel vento.
Niente a questo mondo è sicuro.
A Theodore Roosevelt: tu sei come il vento e io come il leone. Tu crei la tempesta, la sabbia punge i miei occhi e la terra è arsa. Io ruggisco e ti sfido ma tu non mi senti. Però fra noi c'è una grande differenza. Io, come il leone, devo rimanere nel mio posto. Tu, come il vento, non sai mai quale sia, il tuo posto. Mulay Achmed Mohammed el-Raisuli il MAgnifico. Signore del Rif. Sultano dei Berberi.
Sceriffo, non esiste una cosa nella tua vita per la quale valga la pena perdere tutto?