MODI' - TRE GIORNI SULLE ALI DELLA FOLLIA

A Parigi l'artista non è più esotico del piccione, vengono qui a frotte a vendere disegni e schizzi così da comprare abbastanza vino per convincersi di essere i prossimi Picasso.

La distruzione è creazione.

Nel mondo di oggi non solo ti pisciano direttamente in faccia, ma nello stesso tempo quelli ti giurano che è solo pioggia.

Io creo arte... tu ne scrivi soltanto.

Solo amore... perché la gente non può vivere così?

Sapete che la parola arte ha tre lettere in comune con la parola porcata?

Credi davvero che scrivere sia diverso dal dipingere?

A chi cazzo gliene fregherà di qualcosa o di qualcuno quando la morte tarperà le loro ali?

Il grande imperativo... ubriacatevi e restate ubriachi.

Io credo che ci sia più vita nei miei dipinti di quanta ve ne sia rimasta in corpo.

Voi non siete un pittore, signor Modigliani... voi siete uno scultore.

Il fatto che sappiate dipingere su una tela non fa di voi un artista... e men che meno fa di voi un cazzo di pittore.

Soffrire per la vostra arte non è una misura di qualità, né di valore. Il sacrificio non porta con sé la garanzia della grandezza. Ogni singolo giorno è un lancio di dadi... un giorno lo capirete, che a voi piaccia oppure no.

Non si può nascondere quello che c'è dietro agli occhi.

Voi siete meramente esistito, io... ho vissuto.

Tu credi di correre verso la vita, ma non è così... stai solo fuggendo dalla morte.