Peter David

E' difficile trovare cose in cui credere. E' ancor più difficile, una volta che le hai trovate continuare a crederci. La fede è quello a cui ci si attacca quando la ragione ti dice che è tutto inutile. La speranza è quello a cui ci si attacca in assenza della ragione. In assenza di tutto... che cosa resta a cui attacarsi? Dio... Qualcuno me lo dica per favore.

Sapete cosa c'è di strano nelle risposte? Che trovarle non è sempre la cosa migliore.

Forse alla fine... per quanto odi ammetterlo... l'unica cosa che conta è la forza. dopo tutto, è su questo che si basa l'evoluzione. Sulla selezione naturale. i forti sopravvivono, mentre i deboli vengono spazzati via. Sembrerà pragmatico, ma se sei forte, finisci per aver ragione per il più semplice dei motivi... non resta nessuno a dirti che sbagli.

"Le piace provocare delle reazioni nelle persone?" "Sì, mi piace attirare l'attenzione. Faccio qualunque cosa, battute, scherzi, uso creativo dei miei doppioni. Tutto." "Perché?" "Perché mi fa sentire vivo. E fa sì che la gente mi noti. E quando la gente mi nota, questo mi rende sicuro di non essere solo."

"Dimmi, dottore, non hai mai fatto la fila a un bancomat dietro qualcuno che non sapeva usarlo? E non hai mai voluto comprare francobolli da un tabaccaio e il tizio davanti a te voleva sapere tutti i modi per spedire un pacco a Istanbul? O hai mai trovato un cassiere di Mac Donald che ti chiede tre volte l'ordinazione?" "Beh, sì, suppongo." "E come ti senti in tali circostanze?" "Impaziente. Irritato. Un po' arrabbiato, forse." "Esatto. Perché la tua vita viene rallentata, dall'incapacità o dal comportamento inadeguato degli altri. Non è un atteggiamento ragionevole da avere, eppure lo abbiamo. Ora immagina, dottore, che tutti quelli con cui lavori, ovunque tu vada, tutto il mondo sia pieno di persone che non sanno usare i bancomat. Mi azzarderei a dire, dottore, che anche tu soffriresti di SPM. Capito il concetto?"

"Val mi ha parlato del tuo atteggiamento. Lo chiama SPM." "Che roba è?" "Sindrome di Pietro Maximoff. Un incontrollabile impulso di essere presuntuoso e arrogante." "E sono all'altezza della descrizione?" "Direi di sì. Mi sembri fiero di questo." "Ci sguazzo. Ti dirò una cosa, dottore. Non tutti sanno innalzare l'arroganza a forma d'arte."

Voltaire avrebbe detto che Dio è un comico che recita per un pubblico troppo spaventato per ridere. Secondo Mark Twain, Dio era un malvagio criminale. Forse la verità sta nel mezzo. Egli ci osserva nei nostri affanni quotidiani e in qualche modo, Lui solo sa come, riusciamo a irritarlo e dato che può farlo, Egli ci schiaccia.

La fede non è altro che un'illusione organizzata.

Cos'altro è la fede se non il credere quando non c'è ragione per farlo?

Se esiste una cosa come il "destino", allora per definizione non è mai nelle vostre mani.

E' questo il problema della vita reale, non è come i film. Continua dopo i titoli di coda. E prima o poi, tutto va a rotoli. E si può solo sperare che succeda più poi che prima.

"Non è un androide, Ric." "Guarda i suoi capelli: non c'è n'è uno fuori posto. E gli occhi, senza anima. Morta dentro." "Lavora per il governo." "Okay. Questo spiega gli occhi. I suoi capelli mi inquietano, però."

"Ti ho uccisa! Lo so che i tipi come te risorgono sempre, ma cavolo! In novanta secondi?! E' un'offesa a Dio!".