J. M. De Matteis

Ogni uomo... ogni donna... ogni nazione... ogni età ha il suo ragno. Tu sei stato il mio. Un grande peso, un grande... onore. Addio.

Ragno! Ragno! Bruciante di luce nella foresta della notte. Quale mano o occhio immortale può aver composto la tua tremenda simmetria? (Spyder, spyder burning bright! In the forests of the night what immortal hand or eye could frame thy fearful symmetry?)

Io sono Kraven... la belva. La mia mente è di furia e gloria. Il mio cuore è di fuoco e orgoglio. Il mio corpo è di grazia e potere. Io sono Kravinoff... l'uomo.

Ho... ho fatto un... sogno di recente. Ho sognato che stavo morendo e tu eri con me, zia May. Ero spaventato... confuso... ma sapevo che tu mi avresti aiutato. E l’hai fatto. Mi hai detto che dovevo fare un viaggio. Era il mio destino, dicevi. ‘Che cosa devo fare?’, ti chiedevo. ‘Dove devo andare?’. E tu mi hai ricordato quel libro che mi avevi letto... tante volte... quando ero piccolo. Mi indicavi il cielo di notte... e sai che cosa dicevi? ‘Seconda stella a destra... e poi dritto fino al mattino.’ Ti ricordi? Come volavano Peter Pan e Gwendy, Michael e John... sopra la città e su... fino in cielo? E’ questo che voglio che tu faccia, zia May. Parti. Vola. ‘Seconda stella a destra...e poi dritto fino al mattino.’