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Parte l'ordine. Suonano i flauti. Attacchiamo... per la vittoria.

Con i cuori uniti in un canto muto attacchiamo. Spalla a spalla, scudo contro scudo. Con gli occhi fissi su quelli dei nostri odiati nemici, assaporando il loro crescente terrore, colpiamo. Uniti, fusi come una sola creatura. Indivisibili, impenetrabili incalziamo.

Non c'è mai stato un sant'uomo senza la passione dell'oro.

Gli Immortali. Mettiamo a dura prova il loro nome.

"Spartani. Preparate una colazione abbondante, perchè stasera ceneremo nell'Ade!".

E' iniziata una nuova era. L'era delle grandi imprese. L'era della ragione. L'era della giustizia. L'era della legge. E tutti sapranno che trecento Spartani hanno esalato l'ultimo respiro per difenderla.

"Cento nazioni caleranno su di voi. Le nostre frecce oscureranno il sole". "Ed allora ci batteremo all'ombra".

"Spartano!". "Sì, mia signora?". "Torna col tuo scudo... o sopra di esso". "Sì, mia signora".

"Pazzo. Siete pazzo. Nessuno, nè persiano nè greco, minaccia un ambasciatore. E' un'empietà ! E' una pazzia!". "E' Sparta".

Marciamo. Dall'amata Laconia, dalla sacra Sparta marciamo. Per l'onore, per la gloria marciamo.